Fai diventare il mondo che ti circonda un luogo più sicuro.

Potrai salvare vite preziose anche tu, se avrai una struttura CARDIO-PROTETTA

La nostra iniziativa è volta a stimolare e favorire la diffusione dei defibrillatori semi automatici (DAE) su tutto il territorio nazionale, in modo capillare, sensibilizzando al tema quante più persone possibili.

La Modus Operandi srl ha sempre creduto nella sensibilizzazione e formazione della popolazione alle tecniche di rianimazione e all’uso del defibrillatore, pertanto ha deciso di promuovere ed incentivare la diffusione della cultura della defibrillazione precoce attraverso un servizio gratuito di consulenza offerto a tutti coloro che sono interessati a dotarsi di defibrillatori semiautomatici per cardioproteggere la propria struttura, sia pubblica che privata.

IL PROGETTO PER UN BATTITO – #ATUTTOCUORE

UNITI PER LA SICUREZZA DI TUTTI

Noi stessi abbiamo cardioprotetto la nostra sede operativa.

Lo spirito che ci fa muovere in questa direzione non nasce esclusivamente dall’esigenza di ottenere risultati commerciali, ma dal fatto che siamo fermamente convinti che il tema della defibrillazione precoce meriti molta più attenzione da parte di tutti, considerato che ne è dimostrata e ne è ritenuta indubbia l’efficacia, quindi l’utilità sociale.

La sopravvivenza all’arresto cardiaco dipende da una serie di interventi vitali. Se l’applicazione di una di queste azioni è trascurata o ritardata, le possibilità di sopravvivenza si riducono drasticamente. L’AHA ed altre associazioni hanno utilizzato l’espressione “catena della sopravvivenza” per descrivere tale sequenza di azioni, tra loro strettamente collegate come gli anelli di una catena, ed internazionalmente rappresentata da 4 anelli interdipendenti, che sintetizzano i passaggi fondamentali per soccorrere una persona in arresto cardiocircolatorio.

PRIMO ANELLO: ALLARME PRECOCE

Allerta del Sistema di Soccorsi di Urgenza ed Emergenza (112 nuovo numero unico di emergenza). È fondamentale allertare senza ritardi e correttamente il sistema di Emergenza (112), rispondendo con calma e precisione alle eventuali domande del personale della Centrale Operativa 118.

SECONDO ANELLO: RCP PRECOCE

Manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP). È importante iniziare tempestivamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare per “guadagnare tempo”. Le manovre di RCP di base (compressioni toraciche esterne + ventilazioni di soccorso) non sono in grado, da sole, di far ripartire un cuore che si è fermato, ma, se correttamente applicate, consentono una maggiore efficacia degli interventi successivi.

TERZO ANELLO: DEFIBRILLAZIONE RAPIDA

L’immediata disponibilità di un defibrillatore aumenta sensibilmente le possibilità di recupero di un paziente colto da arresto cardiaco. È proprio con la precocità della defibrillazione elettrica, quando indicata, che è possibile aumentare la probabilità di sopravvivenza.

QUARTO ANELLO: SUPPORTI AVANZATI

Cure cardiache avanzate. È importante assicurare la rapida applicazione di un intervento medico specialistico coordinato direttamente dalla Centrale Operativa. Tale intervento permette di completare il trattamento dell’arresto cardiaco con il ricorso a farmaci e manovre di personale sanitario medico/infermieristico. La gestione dei primi tre anelli è alla portata anche di soccorritori non sanitari, se debitamente preparati con un corso BLS-D.
Comprende un insieme di manovre finalizzate a mantenere artificialmente la perfusione e l’ossigenazione del cervello e del cuore in una persona in arresto cardiaco, in attesa che le manovre di defibrillazione o l’intervento del personale sanitario permettano l’eventuale ripristino dell’attività cardiaca spontanea. La RCP sostituisce le funzioni meccaniche della pompa cardiaca con il massaggio cardiaco esterno e dell’apparato respiratorio con la ventilazione, manovre che possono essere praticate da qualunque cittadino adeguatamente preparato ed addestrato. La RCP di base tuttavia non può da sola ripristinare un ritmo spontaneo ed efficace di un cuore in fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare, ma deve essere abbinato all'utilizzo di un defibrillatore.
Il solo trattamento efficace alla fibrillazione ventricolare e alla tachicardia ventricolare è l’erogazione di uno shock elettrico. La tecnica di somministrazione di tale shock viene definita “defibrillazione” e consiste nell’uso terapeutico di corrente elettrica che viene erogata in quantità elevate per un brevissimo periodo di tempo. Lo scopo della defibrillazione è quello di abolire temporaneamente ogni attività elettrica del cuore, permettendo a quest'ultimo di riprendere la sua fisiologica attività ritmica. La definizione “defibrillazione precoce” significa che tale intervento deve essere effettuato entro pochi minuti dall’arresto cardiaco affinché risulti efficace poiché ritardando l’intervento diminuisce la possibilità di sopravvivenza a causa degli irreversibili danni celebrali, e non solo, successivi alla anossia tissutale.
L’erogazione della scarica elettrica necessaria, avviene mediante l’impiego di defibrillatori DAE (Defibrillatore Automatico Esterno). Il DAE è un dispositivo definito "intelligente" perché in grado di analizzare automaticamente il ritmo cardiaco, stabilendo autonomamente la necessità della scarica elettrica e guidando il soccorritore passo a passo con chiare istruzioni vocali. La legislazione ne consente l’utilizzo anche da parte di personale non sanitario (laico), purché formato da un corso BLS-D. Tali apparecchi elettromedicali sono collegabili al paziente mediante due piastre adesive applicate sul torace nudo e asciutto del soggetto colto da arresto cardiaco e sono in grado di eseguire, in autonomia, un’analisi del ritmo cardiaco attraverso un microprocessore. Nel caso siano individuati ritmi cardiaci defibrillabili, come la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare, l’apparecchio è in grado di riconoscere la necessità che venga erogata una scarica elettrica. In entrambi i casi le piastre hanno due funzioni: 1. analizzare il ritmo cardiaco; 2. permettere l’erogazione della scarica elettrica (defibrillazione) al paziente qualora indicata. Il DAE richiede una "manovra aggiuntiva" da parte del soccorritore che, dopo l’applicazione delle piastre al paziente e nel caso lo strumento indichi la necessità di procedere alla defibrillazione elettrica, deve premere il pulsante “shock” per erogare la scarica.
E’ un corso effettuato da personale autorizzato e certificato che abilita alle procedure di soccorso base (BLS) e all’utilizzo del defibrillatore (D). Insegna inoltre come risolvere un soffocamento in modo sicuro. Dura 4 ore, con un numero di partecipanti massimo di 6 persone per singolo docente e può essere svolto ovunque.
Se si installa un defibrillatore in azienda, inoltre, si può beneficiare di uno sconto sul premio INAIL. Il DAE, infatti, da qualche anno è entrato a far parte della lista di quegli interventi che, dal momento che migliorano la sicurezza e l’igiene sul luogo di lavoro, garantiscono una riduzione del premio INAIL. Il cosiddetto "premio" è il costo dell’assicurazione che il datore di lavoro versa all’INAIL. Dopo il primo biennio di attività, le aziende possono ottenere alcune riduzioni del premio. L'INAIL infatti premia con uno "sconto" denominato "oscillazione per prevenzione" le aziende che decidono di potenziare le condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta alle condizioni minime previste per legge. Lo sconto è previsto sia per le aziende che acquistano un defibrillatore sia per quelle che organizzano corsi di formazione BLS-D per i propri dipendenti. Ecco come fare per richiedere e ottenere la riduzione del premio:
  • Andare sul sito dell’Inail, nella sezione servizi;
  • Compilare un’autocertificazione che attesti che l’azienda non rientra tra quelle per cui l’adozione del defibrillatore è obbligatoria per legge (es. società sportive);
  • Essere in possesso della ricevuta di acquisto dei defibrillatori nell’anno solare precedente rispetto a quello della presentazione delle domanda;
  • Essere in possesso dell’elenco dei partecipanti al corso BLS-D e una copia degli attestati rilasciati loro;
  • L’azienda, infine, deve possedere anche la documentazione che attesta l’aggiornamento annuale del personale formato e la procedura di controllo dell’efficienza e delle tecniche di intervento per l’uso del defibrillatore.

Oltre alle strutture dove si svolgono attività sportive professionali e dilettantistiche (obbligatorio per legge), anche nel privato gli ambiti dove attivare un progetto per l’accesso alla defibrillazione precoce, che rappresenta una scelta matura e lungimirante, sono innumerevoli.

Il valore di una vita non ha prezzo. L’impegno economico necessario ad attivare un progetto di defibrillazione precoce non è proibitivo, ma al contrario è alla portata di molti e rappresenta un ottimo investimento per la salvaguardia della propria attività/organizzazione e potrebbe rappresentare un motivo di spunto per promuovere, valorizzare e differenziare l’immagine della propria realtà.

LE ALTRE NOSTRE SOLUZIONI

Il noleggio operativo incontra le esigenze di aziende, associazioni e liberi professionisti in cerca di una soluzione flessibile, fiscalmente vantaggiosa e che non intacchi la liquidità aziendale. Vantaggi
      • Durata noleggio personalizzabile
      • Completa deducibilità fiscale dei canoni versati nell'anno, anche ai fini IRAP
      • Assicurazione "all risk" del defibrillatore e degli accessori contro furto, incendio e atti vandalici
      • Mantenimento della liquidità
      • Nessuna incidenza sullo stato patrimoniale
La durata del noleggio operativo è variabile. Alla fine della locazione il cliente può decidere di:
      • Riscattare il defibrillatore al termine del noleggio
      • Restituire il defibrillatore
      • Accendere un nuovo contratto di locazione con un nuovo dispositivo
Cardioproteggi la tua realtà con micro canoni mensili, per saperne di più, contattaci senza impegno, saremo lieti di aiutarti.
Vorresti acquistare un defibrillatore DAE ma richiedendo il preventivo per conoscere il costo di un defibrillatore ti sei accorto che si tratta di una spesa troppo consistente da effettuare in un'unica soluzione, per la tua attività? Non preoccuparti, sei nel posto giusto! Il costo di un defibrillatore, lo sappiamo, può essere visto a primo impatto eccessivo. Il defibrillatore però è uno strumento salvavita, dotato di una tecnologia sofisticata che permette di salvare la vita di un adulto o un bambino in arresto cardiaco. Tuttavia, la complessità di questo strumento fa aumentare considerevolmente il costo di un defibrillatore, ma la sua utilità ha un valore incalcolabile. Se non vuoi rinunciare a cardioproteggere uno spazio, la Modus Operandi srl viene incontro ai suoi clienti e permette di rateizzare il costo defibrillatore in piccole rate mensili, senza nessun costo aggiuntivo e a interessi zero. Contattaci senza impegno, saremo lieti di aiutarti.

SEI PREPARATO IN CASO DI UN ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO?

SE CAPITASSE NELLA TUA STRUTTURA?

Non ci pensiamo mai, e se dovesse capitare? La risposta molto spesso è… chiamiamo un’ ambulanza. Il problema è che, se non si interviene entro i primi 5 minuti, il danno risulterebbe irreversibile. Pensiamo che solamente il 2-4 % sopravvive grazie al solo massaggio cardiaco, mentre con l’aggiunta di un defibrillatore si possono salvare vite fino al + 75%. Meglio pensarci, no!

PER MOLTI POSTI SONO      OBBLIGATORI

In parecchie strutture pubbliche ormai è diventato OBBLIGATORIO possedere un defibrillatore, ci sarà un motivo, no! Il perché è semplice, più di 73.000 persone all’anno muoiono di arresto cardiaco improvviso in qualsiasi posto. Ecco perché non va sottovalutata la cosa.

AUMENTA IL TUO VALORE

Questo tipo di informazione ormai sta crescendo sempre di più, ti garantiamo che tra non molto saranno le persone stesse a chiederti se la tua è una struttura CARDIOPROTETTA. Sarà come una buona recensione e i clienti ti apprezzeranno per il servizio dato per la loro tutela. 

I dati

L’arresto cardiaco improvviso è una condizione in cui il cuore cessa di colpo e inaspettatamente di battere. Quando si verifica, il sangue smette di arrivare al cervello e ad altri organi vitali. L’arresto cardiocircolatorio non da segni premonitori, può colpire chiunque, in qualunque momento, in qualunque posto, non ci sono segnali d’allarme e può colpire anche quei soggetti che non hanno mai manifestato problemi cardiaci.

L’organizzazione mondiale della sanità stima che in Europa si verificano 400.000 eventi ogni anno, di cui quasi 73.000 solo in Italia, 200 al giorno, uno ogni 7 minuti. Un esito causato principalmente dal ritardo dei soccorsi.

Il trattamento precoce, in attesa dell’arrivo dei soccorsi comprende solo due semplici azioni:


– Massaggio cardiaco esterno, per mantenere il flusso di sangue ossigenato al cervello
– Defibrillazione precoce con un defibrillatore (DAE) per ripristinare il normale ritmo cardiaco.

Ognuno di noi è in grado di metterle in pratica senza particolari abilità specifiche, basta la consapevolezza di poterlo fare e poche nozioni apprese in brevi eventi formativi dedicati (Corsi BLS-D).

Il grafico illustra l’aumento della percentuale di sopravvivenza di pazienti in arresto cardiocircolatorio ai quali è stata praticata la RCP da persone testimoni dell’evento (ovvero presenti sul posto quando la vittima è stata colta dal malore) ed a cui è stata somministrata una scarica elettrica di defibrillazione in momenti immediatamente successivi all’evento medesimo.


OGNI MINUTO DI RITARDO NELLA RIANIMAZIONE (RCP) RIDUCE DEL 10% LE POSSIBILITÀ DI SOPRAVVIVENZA. OLTRE I 10 MINUTI DALL’EVENTO IL DANNO E’ IRREVERSIBILE.  Se una vittima di un arresto cardiaco non è defibrillata entro 10 minuti, le sue possibilità di sopravvivenza sono meno del 2%.

Raggiungere una persona colta da un arresto cardiaco improvviso può essere difficoltoso ed il 118 difficilmente riesce ad intervenire entro dieci minuti dall’accaduto.

Dalle statistiche emerge che più dell’85% degli episodi di arresto cardiaco improvviso si verificano in presenza di persone che potrebbero fare la differenza.

Queste persone purtroppo, per paura di sbagliare, per l’ansia o lo spavento, nella stragrande maggioranza dei casi, attendono i soccorsi senza fare nulla. Questo è il motivo per cui la mortalità è molto alta, ma allo stesso tempo lo stimolo che ci fa sostenere con forza che quel tasso di sopravvivenza bassissimo, può essere addirittura decuplicato con la sensibilizzazione della popolazione, la formazione specifica e gli strumenti adatti.

Ognuno di noi può intervenire!


Perché dotarsi di un defibrillatore?

L’intervento immediato effettuato con un defibrillatore aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza della vittima. In dettaglio gli studi clinici hanno evidenziato che:

  • una defibrillazione effettuata entro 1 minuto dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 90%
  • una defibrillazione effettuata entro 3 minuti dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 75%

I defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) sono strumenti salvavita e la loro diffusione contribuisce ad aumentare la probabilità di sopravvivenza a fronte di un arresto cardiaco improvviso. Semplice da utilizzare e sicuro, decide tutto “lui”.

Il soccorritore è sollevato da qualsiasi responsabilità penale, dal momento che ha agito “costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona”.

Sono dispositivi, sicuri e di facile utilizzo, in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie defibrillabili, fibrillazione ventricolare (FV) e tachicardia ventricolare (TV).

Analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock; le istruzioni vocali e su schermo, luci, messaggi di testo e suoni assistono il soccorritore in ogni passaggio durante la defibrillazione. I defibrillatori sono estremamente intuitivi nel loro utilizzo, non è necessaria alcuna esperienza medica per saperli utilizzare: bastano poche ore di addestramento per imparare a salvare una vita umana, e la legge italiana, con il DL n° 69 del 15 Marzo 2004 ha dato via libera a tutti gli Italiani per poter utilizzare un defibrillatore.

In Italia sta crescendo sempre più questa consapevolezza ed anche la legislazione si sta muovendo in questa direzione, non prevedendo l’obbligo di installare un DAE nei luoghi di lavoro, ma promuovendone la progressiva diffusione e utilizzazione con aiuti e sgravi fiscali.

Il compito del defibrillatore è quello di salvare vite. Il tuo quello di possederne uno!

Per ogni informazione ed approfondimento siamo a disposizione

Consulenza gratuita

modus operandi srl propone defibrillatori di qualità, pronti all’uso, facili da usare, con bassi costi di gestione e consigliati in base alle reali esigenze.